Cellulite e ritenzione idrica sono le peggiori nemiche delle donne. Entrambe si presentano con una caratteristica comune: quei fastidiosi affossamenti, più o meno pronunciati, che cospargono gambe, fondoschiena e braccia col risultato della classica pelle a buccia d’arancia. Capita spesso di confonderle ma sono tanti gli elementi che le distinguono. Ne parleremo in questo post in cui ci soffermeremo sulla causa della ritenzione idrica.
Cellulite o ritenzione idrica?
Le cause di cellulite e ritenzione idrica sono però diverse così come lo sono i rimedi. Se la ritenzione idrica è sintomo dell’accumulo di liquidi negli spazi intercellulari, cioè quelli tra cellula e cellula, ed è dovuta ad uno squilibrio tra il sistema venoso e quello linfatico, la cellulite è invece un processo infiammatorio a carico del tessuto adiposo sottocutaneo: le porzioni di tessuto connettivo fibroso legano la pelle ai tessuti più profondi, provocando l formazione di sacche piene di grasso.
Come riconoscere se si tratta di ritenzione idrica o cellulite?
Se si tratta di ritenzione idrica, il gonfiore può interessare tutto il corpo, perfino il viso. In tal caso premete con le dita la parte interessata e osservate il piccolo alone bianco che si forma: dovrebbe scomparire nel giro di pochi secondi. Se impiega più tempo potrebbe trattarsi di cellulite, che si manifesta perlopiù su cosce e glutei, aree del corpo in cui, in presenza di questo inestetismo, la pelle appare fredda al tatto e con un colorito spento.
Come evitare la ritenzione idrica?
Lasciando da parte in questo post i rimedi, soffermiamoci sulle causa della ritenzione idrica. Ci sono piccoli accorgimenti da adottare, piccole abitudini quotidiane a cui non facciamo caso ma che in maniera inaspettata possono procurarci questo inestetismo.
Le 8 abitudini che sono causa della ritenzione idrica
1. Sale? No grazie. Il sale è nemico delle gambe affusolate, per dirla una. Siete amanti degli aperitivi? Sostituite le pure buonissime ma salatissime arachidi, con sedano e carote tagliate a bastoncino. Gli alimenti salati come salumi, affettati, condimenti alterano l’equilibrio sodio-potassio, aggravando il problema della ritenzione idrica. Sì invece a cibi freschi e frutta e verdura di stagione, anche sotto forma di succhi.
2. Occhio ai farmaci. Non solo il cortisone che è noto per le sue proprietà ‘gonfianti’ ma anche l’antistaminico e alcuni antidolorifici come aspirina e ibrupofene, assunti per lunghi periodi, possono essere responsabili di ritenzione idrica. Se proprio non potete farne a meno, compensate con uno stile di vita virtuoso.
3. Accavallare le gambe. Ci avreste mai pensato? Tenere le gambe incrociate per lunghi periodi compromette il libero fluire della circolazione: la pressione maggiore sulla vena della coscia causa la ritenzione idrica. Sperimentare anche in ufficio un po’ di esercizi simulando una pedalata sotto la scrivania.
4. No smoking please. Un motivo in più per dire basta alla sigarette. La nicotina può causare problemi anche alla pelle, rendendola secca, non tonica e provocando la temuta ritenzione idrica.
5. Via i pantaloni stretti. Mettiamo da parte la moda e preferiamo indumenti meno fascianti. Perché la compressione del tessuto sulla pelle ostacola il flusso del sangue e impedisce all’acqua di drenare.
6. Siate Zen. Lo stress stimola la produzione di cortisolo, l’ormone che fissa il grasso attorno a cosce e fianchi. Per rimediare inserite nella vostra routine quotidiana pratiche come lo yoga e la meditazione
7. Starnuti e non solo. Le allergie portano con sé un bagaglio di fastidi, più o meno lungo, ma molti non sanno che può anche causare la ritenzione idrica. Quando si innesca un’allergia o un’intolleranza il corpo rilascia le istamine che aumentano automaticamente la ritenzione dei liquidi.
8. Dedicarsi a sport anaerobici. Corsa, spinning, sollevamento pesi. Siamo davvero convinti che ‘sfinirci’ di fatica aiuti a risolvere i problemi di ritenzione idrica e cellulite? Non è affatto così, perché in realtà non solo sono inutili, ma addirittura controproducenti. Nella corsa per esempio i ripetuti impatti sul terreno possono causare delle microlacerazioni alle membrane delle cellule adipose che, a lungo andare, possono peggiorare la situazione. Largo invece alle attività aerobiche di bassa intensità e di lunga durata, come camminare, andare in bicicletta o nuotare per 30-40 minuti almeno 2-3 volte, seguite da una buona dose di stretching. Intensificate la pratica di attività come yoga e Pilates per tenere a freno la tanto odiata ritenzione idrica.
Clelia Coppone
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