Non lasciatevi scoraggiare da Astavakrasana. Anche se con le sue contorsioni può sembrarvi davvero impossibile, in realtà questa posizione, seppur avanzata, è accessibile a gran parte dei praticanti che vogliano mettersi alla prova sia fisicamente che simbolicamente, accedendo ai benefici di Astavakrasana.
Astavakrasana, il mito dietro la posa
Per assaporare l’autentico significato della posa bisogna conoscerne la storia, il mito che la rappresenta. Come accade per diverse posizioni yoga, il nome deriva da quello di un saggio: Astavakra. Si narra che Astavakra fece arrabbiare suo padre mentre ancora era nel grembo materno, correggendolo nella lettura dei libri sacri Veda, al punto che il genitore lo maledisse: nacque quindi con gli arti incrociati tra loro in otto punti come del resto significa il suo nome (Asta significa otto e Vakra piegato). Astavakra era un bambino brillante e crescendo rivelò tutta la sua saggezza. La leggenda vuole che un giorno decise di recarsi alla corte del re Janaka perché sapeva che lì avrebbe potuto confrontarsi con i suoi consiglieri, sacerdoti e filosofi di alto lignaggio. Quando i membri della corte del re videro il suo aspetto, però, scoppiarono tutti a ridere. Astavakra ne rimase profondamente deluso. Quando il re gli chiese il perché mostrò tutto il suo disappunto. Gli spiegò che si aspettava di trovare uomini saggi alla corte del sovrano e invece non erano altro che calzolai attenti a valutare solo la pelle ma non l’anima delle persone. Usò queste parole: “Non sono sacerdoti ma calzolai, vedono solamente la pelle, la superficie, e su di essa basano il loro giudizio. Questa pelle è buona, questa pelle è liscia oppure è ruvida, ha il colore giusto o quello sbagliato. Venire è stata una perdita di tempo, essi non vedono lo spirito individuale e non hanno comprensione dello spirito supremo”.
Re Janaka ammirò la profondità di pensiero di Astavakra e gli chiese di divenire il suo mestro.
Che cosa ci insegna Astavakrasana?
Al di là dei benefici fisici di Astavakrasana, questa asana ci ricorda che il nostro corpo va curato in quanto dimora della nostra anima, senza che questo diventi un’ossessione. Il corpo in fin dei conti è un involucro e non dobbiamo mai lasciarci andare a giudizio affrettati sulle persone sulla base del loro aspetto fisico o delle loro abilità, senza considerare la loro anima. È la posizione di chi non si ferma alle apparenze.
I benefici di Astavakrasana
La posa degli otto angoli racchiude in sé diverse categorie di pose yoga
- è un arm balance, quindi una posa di equilibrio sulle braccia
- è una torsione
- è una posa di apertura delle anche
In primo luogo Astavakrsana richiede forza nelle braccia e nel core e la capacità di equilibrare forze opposte, tra il trattenere e il lasciare andare: occorre attivare il core mentre si mantengono i gomiti vicini al corpo e si incrociano le caviglie, tutto questo mantenendo lunghe le gambe e il torace.
- Rinforza i muscoli e le articolazioni dei polsi e delle braccia
- Tonifica i muscoli della parete addominale.
- Migliora la digestione
- Incrementa la concentrazione mentale.
- Rinforza l’equilibrio del corpo.
- Agisce sul terzo chakra, Manipura
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