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Come riequilibrare i chakra con lo yoga

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Scopri come riequilibrare i chakra con lo yoga

Il nostro corpo non è immobile. In qualsiasi momento della nostra giornata dentro il nostro organismo ci sono migliaia di cellule in movimento, che nascono, muoiono e si riproducono senza sosta. Agenti invisibili a occhio nudo che determinano ogni azione che compiano, dalla “semplice” respirazione alle attività più complesse. Ma dentro di noi, in movimento, non ci sono soltanto le cellule che compongono gli organi, tessuti, ossa.

Che cosa sono i chakra?

Esiste una realtà più sottile, invisibile agli occhi e alle apparecchiature della medicina allopatica, ma ugualmente importante per il nostro equilibrio: è un complesso di energia che nella tradizione propria dello yoga e dell’ayurveda è rappresentato attraverso il sistema dei chakra, una parola derivante dal sanscrito che si traduce con il termine “ruota”: si tratta infatti di ruote di energia che assorbono l’energia universale, la metabolizzano e la rilasciano nuovamente all’esterno in un’osmosi continua e potenzialmente perfetta. Per esemplificarli si usa un’immagine con dei vortici di luce colorata che corrono dall’osso sacro fino in cima alla testa, lungo una linea di energia chiamata Shushumna: sono sette in tutto, ognuno dei quali collegato ad un’area del corpo, a un colore e a un suono perché ciascuna ruota di energia, se in equilibrio, produce una vibrazione caratterizzata da una specifica frequenza. Considerato che, come dicevamo, tutto nel nostro corpo è in continuo movimento, anche i chakra devono restare ben aperti e allineati per far fluire l’energia e restituire un’esperienza di vita vibrante e salutare. In presenza di un blocco, infatti, l’energia non può scorrere.

Il sistema dei Chakra: come riequilibrarli?

Ci sono diverse pratiche per riallineare e aprire i chakra. Tra queste c’è lo yoga perché alcune asana agiscono su determinati chakra consentendo all’energia di fluire più liberamente. E poi c’è l’alimentazione. Di seguito ci soffermeremo su ciascun chakra per analizzarne brevemente le caratteristiche oltre che le posizioni yoga e i cibi più indicati.

Primo Chakra. Muladhara o chakra della Radice.

Situato alla base della colonna vertebrale, Muladhara chakra rappresenta la terra come elemento e quindi è collegato con i nostri istinti di sopravvivenza ed al nostro senso di realtà. È il pilastro su cui si reggono tutti gli altri chakra. Il suo colore è il rosso. Quando è in equilibrio ci sentiamo centrati, sicuri e pieni di fiducia nella saggezza dell’universo. Quando è in disordine possono affiorare problemi ai reni e spasmi muscolari. Le asana più indicate sono quelle che favoriscono un radicamento: Tadasana (la posizione della montagna), Parsvakonasana, Virabhadrasana, Uttanasana (piegamento in avanti in piedi) e Setu Bandhasana (posizione del ponte). Per riequilibrarlo possiamo anche ricorrere all’alimentazione puntando su alimenti che traggono nutrimento dal terreno (carote, cipolle, aglio, patate…) o di colore rosso (pomodori, fragole, mele o ciliegie). Il suono è LAM.

Secondo Chakra. Svadhistana o chakra del Sacro.

Situato nella parte bassa dell’addome, poco sopra gli organi sessuali, Svadhistana è il chakra che determina il fluire dell’energia, il suo elemento è l’acqua ed è collegato alle emozioni, alla creatività ed alla sessualità. Quando Sadhistana è in equilibrio siamo capaci di lasciare andare e immergerci nella corrente della vita, con la libertà di esprimere se stessi senza giudizi. Praticate le asana che favoriscono l’apertura delle anche come Prasarita Padottanasana, Upavista Konasana (posizione seduta ad angolo), Baddha Konasana (posizione del ciabattino) e Supta Baddha Konasana. Il colore di questo chakra è l’arancione per cui è molto utile alimentare la sua vibrazione con alimenti di colore arancio ricchi di carotenoidi, un elemento nutritivo che protegge dai radicali liberi. Il mantra è VAM.

Terzo Chakra. Manipura o chakra del Plesso Solare.

Situato tra l’ombelico e lo sterno, Manipura regola il nostro metabolismo e gli organi dell’apparato digerente. Inoltre rappresenta la forza di la volontà e l’autostima, ragione per cui in presenza di un terzo chakra in buona salute ci si libera dalla paura, dalla rabbia, dallo spirito critico e dalla voglia di isolamento. Ideali sono le sequenze come il Saluto al Sole (Suryanamaskar) e il Guerriero (Virabhadrasana), piegamenti all’indietro come la posizione dell’arco (Dhanurasana), le torsioni come Ardha Matsyendhrasana e addominali come la posizione della barca (Navasana). Il suo colore è il giallo così come giallo è il colore degli alimenti che contribuiscono al suo benessere: limoni, banane, pannocchie ma anche sorseggiatre tè kombucha o camomilla o ancora infusi di finocchio e cumino sono di aiuto. Il suono associato è RAM.

Quarto Chakra. Anahata o chakra del cuore.

Situato vicino al cuore, Anahata è collegato con l’amore, la passione e la gentilezza. Questo chakra permette di seguire le proprie passioni e di perdonare, sé stessi e gli altri. Un quarto chakra sano ci permette di amare profondamente, di sperimentare la compassione per tutte le creature viventi e un senso profondo di pace, al contrario quando è squilibrato penserai in modo negativo, non ti sentirai apprezzato e avrai difficoltà ad accettare l’amore. Per liberare il chakra del cuore occorre agire proprio sul torace con asana come la posa del cammello (Ustrasana), il Cobra (Bhujangasana), la posa del pesce (Matsyasana) ma anche con esercizi di pranayama come potrebbe essere  Kapalabati. Il suo colore è il verde quindi tutti gli alimenti di questo colore sono i benvenuti. Il suono è YAM.

Quinto Chakra. Vishuddha o chakra della Gola.

Di colore è blu è collegato al suono. Situato a livello della gola Vishuddha ha a che fare con la comunicazione e l’espressione e governa la tiroide, le corde vocali e il tratto cervicale della colonna vertebrale. Quando è in equilibrio determina una capacità di ascolto consapevole e di comunicazione positiva. Per permettere all’energia di fluire pensate ad allungare il collo e aprire le spalle con la posizione del pesce (Matysasana), la candela (Salamba Sarvangasana), il cammello (Ustrasana), il ponte (Setu Bandhasana) e l’aratro (Halasana).  Il colore di questo chakra è il blu e il mantra HAM. Per riequilibrarlo, optate per una bella porzione di mirtilli e more.

Sesto Chakra. Ajna o chakra del Terzo Occhio.

Corrisponde alla Saggezza Interiore. È situato sulla fronte, in mezzo alle sopracciglia, questo chakra apre le porte alle nostre facoltà psichiche e alla “comprensione”. Ha a che fare con il distacco,  la capacità di visualizzazione ed è rafforzato da pratiche come la meditazione, la posa del fanciullo o Balasana è quella più indicata. Il suo colore è l’indaco. Ideali sono alimenti come melanzane, carote viola, cavolfiore viola e così via. Il suono associato al sesto chakra è AUM o OM.

Settimo Chakra. Sahasrara o chakra della Corona.

Si riferisce alla coscienza come consapevolezza pura e il suo mantra è il silenzio. Pensiero, identità universale, orientata verso autocoscienza. Un chakra in equilibrio favorisce l’intuizione, la spiritualità, la consapevolezza universale, la sensazione di essere tutt’uno con l’universo. Il colore è il bianco-viola. Funghi, aglio, zenzero, cipolla, litchi, cocco e altri frutti tropicali contribuiscono a recuperare la propria forza interiore. In questo caso il mantra è il silenzio mentre nello yoga si prediligono sana di equilibrio che incentivano la consapevolezza del corpo e della mente come la posizione dell’albero e dell’aquila.

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