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Qual è il significato di Om?

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Om in sanscrito

Om. Om. Forse non esiste un suono più frequentemente associato allo yoga e alla pratica della meditazione. Basta sentire pronunciare la parola yoga che viene in mente l’immagine, probabilmente un po’ limitativa, di una persona seduta nella posizione del loto con la punta dell’indice di ciascuna mano poggiata sul polpastrello del pollice corrispondente che intona il suono Om…Om…Om

Qual è il significato di Om?

E qual è la potenza racchiusa in queste due (che in realtà sarebbero tre) semplici lettere?

Spiegare attraverso le parole il significato di Om, rappresentato nel simbolo qui sopra, non è affatto semplice perché è un suono che va oltre la sua definizione, si identifica piuttosto nell’esperienza del suo canto, nelle vibrazioni che produce, nell’armonia che crea e nella suggestione di chi lo considera come il suono dell’intero universo, l’inizio, la parte centrale e la fine di tutto.

Om proviene dal sanscrito

Come tante altre parole utilizzate nello yoga l’origine va ricercata nella lingua dei saggi indiani. Tra le Upanishads, uno dei libri sacri dell’Induismo, c’è un testo, il Mandukya Upanishad, interamente dedicato all’Om che comincia più o meno così: “Om è la parola immortale. Om è l’universo e questa è la descrizione di Om. Il passato, il presente e il futuro, tutto ciò che è sato, tutto ciò che è e tutto ciò che sarà è om. Allo stesso modo, tutto ciò che può esistere oltre i confini del tempo è anch’esso om”. Om è anche definito bija mantra, dove bija ha il significato di seme, quel seme minuscolo che racchiude tutte le potenzialità dell’albero. L’Om quindi è un suono originale da cui discendono tutti gli altri suoni e le parole. Esso ha il potere di creare qualsiasi cosa e per questa ragione lo si associa a Dio, Brahma, l’Origine, la Coscienza Universale o in qualsiasi altro modo lo si voglia chiamare.

Le tre (o quattro) lettere di Om

La parola originaria è composta da tre lettere AUM. A (aahhhhh) rappresenta la creazione. E’ l’inizio di tutti i suoni, non a caso la maggior parte degli alfabeti del mondo comincia proprio con il suono della A. U (ooh) è il perdurare dell’energia dell’universo, ci connette alla sensazione che ci sia qualcosa più grande di ciò che possiamo sentire e vedere con i nostri sensi. M (mmmmmmm) caratterizza l’energia di trasformazione dell’universo e permette di rallentare in modo da avvertire la connessione con tutto ciò che è. Ma c’è di più. C’è un quarto suono che è il silenzio, ossia la vibrazione che va oltre la pronuncia delle lettere. E’ la pura consapevolezza del Sé.

Om tra vibrazioni e armonia

Intonare l’Om aiuta a focalizzare la mente in modo da tenere lontani i pensieri e le preoccupazioni terrene stimolando una modalità contemplativa. Quando lo si intona in gruppo questa magica vibrazione crea un senso di comunione e di armonia, sintonizza ogni persona con se stessa, col proprio respiro, e nel contempo permette di allinearsi l’uno all’altro e tutti con l’universo creando una connessione anche con chi ci ha preceduto nel canto, come diceva Yogananda.

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